mercoledì 30 novembre 2016

17 - BREVETTO


Yves Klein (Nizza28 aprile 1928 – Parigi6 giugno 1962) è stato un artista francese, precursore della Body Art, da alcuni annesso al Nouveau RéalismeDal 1942 al 1946, Klein frequentò l'"Ecole Nationale de la Marine Marchande" e la "Ecole Nationale des Langues Orientales", dove cominciò a praticare il Jūdō.
Molte delle sue prime opere furono dipinti monocromi, in diversi colori. Realizzò più di mille tavole in sette anni. Il suo intento era quello di utilizzare i singoli pigmenti puri, in modo che il colore non perdesse la luminosità una volta unito ad un legante. Non era solo una questione estetica, ma anche un fatto concettuale, la ricerca di una corrispondenza intima con la misura umana.

INTERNATIONAL KLEIN BLUE
(n. brevetto 63471)


Coordinate del colore
HEX #002FA7
RGB (0; 47; 167)
CMYK (98; 84; 0; 0)
HSV (223°; 100%; 65%)



Fu nel 1956 che creò "la più perfetta espressione del blu", un oltremare saturo e luminoso, privo di alcuna alterazione, poi da lui brevettato col nome di International Klein Blue.
Anche se Klein aveva lavorato estesamente con il blu nella sua carriera iniziale, fu soltanto dal 1957 che lo utilizzò come componente centrale delle sue opere (il colore che si trasforma efficacemente in arte). Klein ha realizzato una serie di produzioni monocromatiche usando l'IKB come tema centrale. Questi hanno incluso performance art in cui l'artista ha verniciato modelle nude che poi ha fatto camminare o rotolare su tele bianche o più spesso monocromatiche.
Il segreto del notevole impatto visivo dell'IKB deriva dal massiccio utilizzo del blu oltremare ed alla spessa applicazione della vernice che Klein realizzava sulle tele.
L'IKB è stato sviluppato da Klein e dai chimici per avere la stessa luminosità ed intensità di colore dei pigmenti asciutti, ed è stata realizzata sospendendo il pigmento asciutto in una resina sintetica. Questa nuova tonalità è stata brevettata da Klein, ma mai prodotta da nessuno a livello industriale. Viene prodotta dal colorificio Adam in Montparnasse a Parigi, il titolare collaborò con Klein nella realizzazione del Blu. La storia di questo pigmento è raccontata, tra gli altri, da Teodoro Gilabert nel libro Blu K. – Storia di un artista e del suo colore tramite le parole di Édouard Adam: 
«Avevo un colorificio in Boulevard Quinet e ho visti artisti d’ogni genere passare dal mio negozio. Dai più convenzionali ai più estrosi. Yves Klein è stato l’unico con cui ho stabilito un’amicizia e una complicità professionale. Credo di aver avuto un ruolo chiave nell’avventura della monocromia. […] Un giorno mi chiese se potevo aiutarlo a trovare la miscela di una pittura blu luminosa, vellutata, particolarmente resistente. Aveva provato di tutto per legare il pigmento blu oltremare 1311 che comprava da me: la colla di pelle, l’olio di lino, la caseina … senza mai ottenere l’effetto desiderato. Allora mi sono lanciato in quella preparazione tutta blu, ma senza successo. […] Yves ha chiamato il colore IKB, International Klein Blu, il solito sbruffone. Detto questo, l’effetto era fantastico e la formula andava tutelata depositando il brevetto. Mi sarebbe piaciuto essere menzionato come co-inventore: senza di me, Yves non ci sarebbe arrivato. Ma lui era come tutti gli altri artisti: vengono da me in cerca di idee o di suggerimenti, poi mi dimenticano in un batter d’occhio. In questo caso però, con IKB, il prodotto era quasi il lavoro stesso, bastava spalmarlo. Ma non avevo avuto io l’idea, e ora vale milioni! ».
 ( T. Gilabert, Blu K. – Storia di un artista e del suo colore, 2014, Skira editore, pagg. 37,38 )






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