LO SPETTRO VISIBILE DELLA LUCE
I primi studi sullo spettro visibile furono condotti da Isaac Newton, nel suo trattato intitolato Opticks, e da Goethe, nel saggio La teoria dei colori (Goethe), benché osservazioni precedenti furono eseguite in questo senso da Ruggero Bacone, quattro secoli prima di Newton.
I colori dello spettro visibile e dunque dell'arcobaleno, includono tutti quei colori che sono prodotti da un raggio di luce visibile,di una precisa lunghezza d'onda (raggio monocromatico o puro).
Benché lo spettro sia continuo e non vi siano "salti" netti da un colore all'altro, si possono comunque stabilire degli intervalli approssimati per ciascun colore.
Colore | Frequenza | Lunghezza d'onda |
---|---|---|
Violetto | 668-789 THz | 380–450 nm |
Blu | 631-668 THz | 450–475 nm |
Ciano | 606-631 THz | 476-495 nm |
Verde | 526-606 THz | 495–570 nm |
Giallo | 508-526 THz | 570–590 nm |
Arancione | 484-508 THz | 590–620 nm |
Rosso | 400-484 THz | 620–750 nm |
I LED A LUCE BLU
Sviluppati all'inizio degli anni sessanta (all'epoca solo in versione rossa), i led sono dei dispositivi optoelettronici che sfruttano le proprietà di materiali semiconduttori. Sono costituiti da tre strati: il cosiddetto strato n, che contiene elettroni, lo strato p, con le lacune (ovvero portatori di carica positiva), e uno strato intermedio (lo strato attivo) costituito dal semiconduttore. Applicando una tensione allo strato n e allo strato p, gli elettroni si combinano con le lacune ed emettono fotoni, cioè luce. La frequenza dei fotoni emessi, ovvero il colore della luce, dipende dal semiconduttore usato.
Gli scienziati Akasaki, Amano e Nakamura (vincitori del premio Nobel), hanno messo a punto, all'inizio degli anni novanta, un composto a base di cristalli di nitrito di gallio ad alta qualità che, si sono dimostrati in grado di emettere luce alla frequenza giusta. Mettendo insieme led rossi, verdi e blu, è possibile ottenere la bella luce bianca brillante.
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