mercoledì 11 gennaio 2017

25 - SINTESI FINALE

Siamo ormai giunti alla fine di questo lungo viaggio alla scoperta del Blu Comando Stellare. Quale modo migliore di ripercorrere brevemente il nostro percorso?
Il Blu Comando Stellare infatti, abbiamo scoperto essere una sfumatura scura del turchese. Sembra derivare dal colore che si è ipotizzato avessero gli ufficiali sulle navicelle spaziali. Un colore se non altro particolare, unico nel suo genere (Step01). 
Abbiamo individuato la sua appartenenza al resto del mondo, e la sua traduzione in molte altre lingue (Step02). 
Abbiamo proseguito la sua analisi da un punto di vista più qualitativo, svolgendo dunque un'indagine su alcuni criteri di classificazione dei colori, arrivando infine a definirne i codici (Step03). 
Abbiamo visto che i colori vengono applicati in molti campi, ricoprendo dunque un ruolo da protagonisti nella nostra vita, senza che noi neanche ce ne accorgiamo. Da secoli, ogni colore ha ricoperto ruoli e significati diversi: nella mitologia (Step04), nella musica (Step05), nella scienza (Step06), e nel cinema (Step07). 
Abbiamo imparato che anche le tradizioni, le usanze popolari vengono associate ai colori. Nel caso del Blu si fa riferimento alla scaramanzia del matrimonio, o a quel modo di dire per cui si lega il Blu al colore del sangue dei nobili (Step08). 
Abbiamo notato tramite l'abbecedario, che il colore può essere anche un metodo di organizzazione mentale, di catalogazione dei propri pensieri (Step09). 
Insomma, già a questo punto avevamo inteso che, passo per passo, il colore stava prendendo piede nella nostra quotidianità, nelle piccole cose che ci circondano ogni giorno, come Facebook, il cui logo rappresenta ciò che di più Blu vediamo ogni giorno (Step10), o come marchi e pubblicità che si servono di questo colore come massima espressione comunicativa (Step15). 
C'è chi di questo colore ne ha fatta una passione, un'ossessione, a tal punto da dedicarci uno studio così approfondito da scrivercene un libro, come Michel Pastoureau (Step11). 
Il Blu è un colore presente da sempre anche nelle cose più semplici, come in cucina (Step12), o nella tradizione fumettistica (Step13), o come mezzo di espressione nel design, come nell'esempio della sedia Julie di Alma Design (Step16).
Abbiamo analizzato il blu in tutte le sue declinazioni, compresa quella chimica (Step14). Abbiamo conosciuto persone come Yves Klein, che ha dedicato la propria vita all'esplorazione, alla passione della sperimentazione, spingendosi a tal punto da brevettarne una nuova sfumatura (Step17), o come Van Gogh, che di questo colore ne ha fatto una passione (Step18), o come Pablo Picasso, per cui invece è diventata una vera e propria malattia (Step21). 
Abbiamo conosciuto la personalità del Blu Comando Stellare (Step19), e come questo abbia reso, persone e luoghi, come Yves Saint Laurent (Step20) o la Moschea Blu (Step22), le icone che sono ai giorni nostri. 
Grazie a questo lungo viaggio dedicato all'esplorazione e alla conoscenza del Blu Comando Stellare, ho capito quanto un semplice colore abbia importanti influenze nella vita quotidiana. Mi ritengo soddisfatta delle conoscenze che ho acquisito, non solo per lo svolgimento dei post, ma per tutta quella mole di informazioni che ho ottenuto vagando nei meandri di internet alla ricerca di quell'amico che mi ha accompagnato per mesi, ma che sotto sotto era con me da tutta una vita.

mercoledì 4 gennaio 2017

24 - LA "NUVOLA DEL COLORE"


Come oggetto che meglio identifica il "Blu Comando Stellare", ho deciso di rappresentare una navicella spaziale, mezzo dal quale, in un modo o nell'altro, il colore ha avuto origine.
La "Cloud" ottenuta, comprende le parole finora ottenute dall'analisi effettuata nel blog, e che rappresentano al meglio il colore preso in analisi.

giovedì 29 dicembre 2016

23 - UN COLORE "SELVAGGIO"

Nel saggio "Il pensiero selvaggio", Claude Levi-Strauss analizza la logica con la quale noi uomini diamo ad ogni oggetto un significato preciso. Un colore viene definito "selvaggio" quando viene convenzionalmente associato ad un determinato simbolo senza un apparente motivo razionale. 
Un'analisi primitiva consiste nell'identificare la prima cosa che viene in mente quando si pensa ad un particolare oggetto.



Pensando al colore Blu Comando Stellare, e dovendone identificare la dimensione primitiva associandola al rapporto materialità dell'oggetto/nome dell'oggetto, la prima cosa a cui viene da pensare è sicuramente è sicuramente un cielo stellato.
Pare infatti che il colore fosse un'ipotesi della gradazione di blu che gli ufficiali indossavano sulle navicelle spaziali.


lunedì 19 dicembre 2016

22 - IL COLORE IN ARCHITETTURA

MOSCHEA BLU



La Sultanahmet camii o Sultan Ahmet camii, meglio conosciuta come Moschea Blu, è una delle più importanti moschee di Istanbul.
Dopo la pace di Zsitvatorok e gli sfortunati risultati della guerra con la Persia, il sultano Ahmed I decise di costruire una grande moschea a Istanbul per riaffermare il potere ottomano. La moschea fu edificata su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, di fronte ad Hagia Sophia (a quel tempo la più venerata moschea di Istanbul) e all'ippodromo, un altro sito di grande valenza simbolica.
La costruzione della moschea iniziò nel 1609: lo stesso sultano diede avvio ai lavori. Era, infatti, sua intenzione che questa moschea divenisse il luogo di culto più importante dell'Impero. L'organizzazione della costruzione fu meticolosamente descritta in otto volumi ora conservati nella biblioteca del Topkapi. La cerimonia di apertura avvenne nel 1617 (benché il cancello della moschea ricordi l'anno precedente). I lavori di completamento si conclusero sotto il successore di Ahmet Mustafa I.


Universalmente è conosciuta come la Moschea Blu. Il suo nome deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. È infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di İznik (l'antica Nicea), decorato in toni che vanno dal blu al verde.
Rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale. La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è anche l'unica a poter vantare ben sei minareti, superata in questo solo dalla moschea della Kaʿba, alla Mecca, che ne ha sette. Tale particolarità architettonica è dovuta, secondo una storia popolare, ad un fraintendimento: l'espressione delle manie di grandezza del sultano Ahmed I, non potendo eguagliare la magnificenza della moschea di Solimano né quella di Hagia Sophia, non trovò soluzione migliore per cercare di distinguerla che i minareti in oro; L'architetto fraintese però le parole del sultano, capendo "altı" (in turco "sei") anziché "altın" (oro). 

venerdì 16 dicembre 2016

21 - I PROTAGONISTI

PABLO PICASSO


Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo.
Snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea, Picasso è stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte mondiale per esser stato il fondatore con Georges Braque del cubismo. 


Pablo Picasso, Poveri in riva al mare, 1903

Dal 1901 ebbe inizio il cosiddetto “Periodo Blu”, che si protrasse fino al 1904. Il nome di questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il Blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. Questo colore fu scelto da Picasso non solo per la sua forza espressiva, ma, anche e soprattutto, per la valenza psicologica che gli permetteva di andare oltre alla naturalistica descrizione. Per Picasso il colore Blu è come una dimensione sacra e sentimentale: l'artista guarda in faccia alla realtà, alla miseria e alla sofferenza, oltre che alla morte. Il tutto è caratterizzato da un' evidente matrice patetica e compassionevole. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. A questi personaggi senza speranza Picasso rivolge, in questi anni, un’attenzione particolare; mendicanti, ciechi e girovaghi sono per lui continua fonte di studio, cui attinge in ogni angolo delle strade di Barcellona. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati. In particolare, l’allegoria del cieco lo accompagnò per tutta la vita. Molte delle opere con questi soggetti sono profondamente commoventi.


MAS SUBRAMANIAN

Mas Subramanian è un chimico dell'Oregon State University a Corvallin, Oregon, e tutt'ora tiene la cattedra come professore di Scienze dei Materiali al Dipartimento di Chimica.
Ha scoperto accidentalmente, mentre analizzava le proprietà degli ossidi di manganese, un metallo simile al ferro, una nuova tonalità di blu. È accesa, brillante, resiste a temperature elevate e all'acqua. 


Si chiama Blu YInMn e prende il nome dagli elementi che lo compongono: ossido di manganese nero mescolato ad altre sostanze chimiche - ossido di ittrio bianco e ossido di indio-stagno giallo - e riscaldato a temperature che raggiungono i duemila gradi Fahrenheit. La struttura cristallina del composto permette agli ioni di assorbire le onde rosse e verdi dello spettro elettromagnetico, riflettendo il blu. Lo studio è stato pubblicato dall'American Chemical Society.

martedì 13 dicembre 2016

20 - I COLORI DELLA MODA

Yves Saint-Laurent nacque il primo agosto 1936, a Orano, Algeria francese, da Charles e Lucienne Andrée Mathieu-Saint-Laurent. Al giovane Yves piaceva creare bambole di carta e sin dalla più tenera adolescenza iniziò a disegnare vestiti per la madre e le sorelle. A 18 anni si trasferì a Parigi ed entrò nella Chambre Syndicale de la Haute Couture (Camera Sindacale dell'Alta Moda), dove i suoi disegni ebbero subito successo. Lo stile di Saint Laurent crebbe notevolmente sotto la guida di Dior, maturando e guadagnando sempre più fama. Morto Dior nel 1957, divenne il direttore artistico della maison. Negli anni sessanta e settanta la firma godette del massimo prestigio grazie a ingegnose innovazioni in fatto di moda. Nel 1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museumdi New York. Alla pari di Chanel, Saint Laurent ha creato uno stile unico, è stato per decenni simbolo dell'eleganza più raffinata, moderna, innovativa.  Dopo una lunga malattia, lo stilista si spegne per un tumore al cervello a Parigi, nella sua casa, la notte del 1º giugno 2008, all'età di 72 anni. Ma più di tutto ciò che influenzò il lavoro di Yves sono sicuramente stati i colori che ha imparato ad osservare dalla quotidianità, dalla città, dagli abitanti.
"Ho scoperto Marrakech molto tardi ed è stato uno choc straordinario. Soprattutto per il colore. Questa città mi ha insegnato il colore. A ogni angolo si incontrano gruppi di persone, uomini e donne che indossano caffettani rosa, blu, verdi, porpora. È sorprendente: sembrano disegnati, ricordano gli schizzi di Delacroix, mentre non sono altro che il frutto dell'improvvisazione della vita".
Un colore fra tutti? Il blu Majorelle, quel blu cobalto intenso che Jacques Majorelle utilizzò per dipingere le pareti di Villa Majorelle. Ma che oggi, ovunque vi recherete, in qualunque erboristeria o nel souq della piazza Djemaa El Fna, tutti chiamano “il blu di Yves Saint Laurent”.

Alcuni esempi di creazioni di Yves Saint-Laurent


Sfilata A/I 2011-2012


Sfilata P/E 2011-2012


Sfilata P/E 2011-2012


Sfilata A/I 2010-2011


martedì 6 dicembre 2016

19 - ANATOMIA DI UN COLORE

Mi chiamo Blu, sono un colore, e la mia caratteristica principale è la vanità. Voglio dire, mettetevi nei miei panni, come non esserlo, bello così? Ora mi starete giudicando, ma sotto sotto sapete anche voi che è la verità. Rappresento tutto ciò che di più maestoso c'è al mondo. Sono il colore del mare, del cielo, e più ampiamente dell'universo. A quanto pare si dice che scorra anche nelle vene dei nobili, e che illumini il cielo durante alcuni fenomeni naturali. Proprio non mi voglio far mancare niente. 
Ho così tante sfumature che voi neanche potete immaginare, come quella del Blu Comando Stellare. Un sogno già solo dal nome. Viene da pensare a quella meraviglia che troviamo sopra le nostre teste tutte le notti, a quell'infinità di desideri che si esprimono in estate con lo sguardo fisso verso l'alto.
Non sono solo bello, ma anche sentimentale. Sono il colore del silenzio, della calma, della spiritualità, della tenerezza e della gioia di vivere. Sono il colore della contemplazione e della spiritualità. Quando mi guardate, scateno in voi un senso di quiete, una placida e profonda soddisfazione o adattamento all'armonia. E dite poco!
Mi hanno studiato in tanti nel corso della mia vita, dai matematici ai designers, nessuno escluso. Si pensi infatti che mi hanno associato la forma geometrica del cerchio, simbolo dell'eterno moto dello spirito. E che applicato alle pareti vi faccio vivere sensazioni che neanche vi sto a raccontare.
E pensateci un po', probabilmente neanche ve ne renderete conto, ma io sono ovunque, anche nel vostro carattere. Sono dolce e gentile, tenero, romantico, semplice e sensibile, amo la natura, gli animali e i bambini. Ho un animo grande come una casa, una buona fede, ingenuità e dedizione. Apprezzo la sincerità e l'onestà, cerco rapporti cordiali e duraturi, amo studiare, riflettere e sono attento al mistero. Mi avete riconosciuto?
Insomma, non voglio essere ripetitivo, ma siamo sinceri, sono o non sono il colore più bello in assoluto? Ora vi lascio sognatori, ma voglio che pensiate a me, ogni volta che calerà il sole. Voglio che puntiate il naso verso l'alto e sogniate ad occhi aperti, pensando a me, pensando a tutto ciò che c'è di più bello in questo infinito.